Pubblicato il Rapporto “SDGs 2018. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia. Prime analisi”, che propone un aggiornamento e un ampliamento degli indicatori diffusi per il monitoraggio degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, insieme a un’analisi del loro andamento tendenziale per il nostro Paese.
L’Istat, che ha il compito di monitoraggio sull’avanzamento dell’Agenda 2030, ha pubblicato il Rapporto “SDGs 2018. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia. Prime analisi”, che propone un aggiornamento e un ampliamento dei nuovi indicatori stabiliti dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite per il monitoraggio degli obiettivi dello sviluppo sostenibile. In generale, i 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, o SDG) sono: porre fine a ogni forma di povertà, porre fine alla fame e raggiungere la sicurezza alimentare, salute e benessere, educazione di qualità, uguaglianza di genere, acqua potabile e sicura per tutti, assicurare l’accesso all’energia, crescita economica inclusiva e sostenibile, infrastrutture resilienti ed efficienti, ridurre le disuguaglianze, migliorare la qualità della vita in città, modelli sostenibili di produzione e consumo, misure per affrontare i cambiamenti climatici, conservare gli oceani e i mari, proteggere l’ecosistema terrestre, promuovere la giustizia per una società più pacifica e inclusiva, rafforzare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Sviluppo sostenibile in Italia, risultati raggiunti e principali tendenze: entrando nel merito di quanto fatto dal nostro Paese finora, per quanto riguarda l’industria, l’innovazione e le infrastrutture, l’intensità di emissione di CO2 sul valore aggiunto diminuisce negli ultimi dieci anni. L’Italia è tra i paesi europei a minore intensità di emissioni di anidride carbonica. Tra le attività produttive, nel 2015 i settori del manifatturiero (30,1%), della produzione di energia (28,3%) e dei trasporti (14%) sono responsabili di quasi il 75% delle emissioni.
FONTE: KEY4BIZ