La manovra del 2025 conferma le disposizioni del 2024 e ne estende l’applicazione anche
per il prossimo biennio 2026-2027.
Pertanto, i benefici accessori alla retribuzione monetaria che l’azienda riconosce ai
dipendenti sotto forma di beni e servizi, non concorrono a formare il reddito dei dipendenti
entro il limite annuo di € 1.000, esteso a € 2.000 per chi ha figli fiscalmente a carico.
Fra i benefit possono rientrare anche il rimborso delle utenze domestiche, l’affitto e gli
interessi sul mutuo della prima casa. Ovviamente il contribuente, se rimborsate dal datore
di lavoro, non potrà beneficiare della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.
Si ricorda che l’agevolazione è sia ai fini fiscali che previdenziali.
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